Lo striscione pubblicitario rappresenta uno degli strumenti più diffuso ed utilizzato in comunicazione, basta guardarsi attorno per scoprire quanto siano comuni: pensate all’ultimo evento sportivo o folkloristico a cui avete assistito, ai ponteggi dei palazzi in costruzione oppure fate caso a quanti ne utilizzano i punti vendita lungo le strade che percorrete.
Ma si fa presto a dire striscione!
Come lo fareste realizzare se ve ne servisse uno? Che tipo di materiale e che caratteristiche scegliereste?
Infatti si può scegliere tra diversi materiali e lavorazioni per realizzare gli striscioni: la risposta dipende dal tipo di utilizzo e dove verrà installato, dalla durata che dovrà avere e dalla spesa che volete sostenere.
Striscioni in PVC: il materiale più utilizzato
Il tipo di striscione pubblicitario più diffuso è quello realizzato in PVC (cloruro di polivinile), un materiale termoplastico di grande versatilità con ottime proprietà meccaniche, impermeabile e resistente alle intemperie.
Gli striscioni in PVC hanno un peso non così trascurabile tenendo conto che vengono realizzati su un materiale di circa 400/500 g/mq, il che rende la loro installazione e trasportabilità un po’ più difficoltosa rispetto ad altri materiali.
In compenso la consistenza del PVC e la sua resistenza lo rendono ideale per installazioni di lunga durata, che può arrivare anche a qualche anno in esterno ed indefinitivamente in ambienti interni.
La flessibilità del materiale in PVC e la varietà delle tipologie disponibili sul mercato permette di realizzare striscioni con caratteristiche particolari: il classico banner PVC è infatti disponibile anche su materiale ignifugo; su Blockout, che permette la stampabilità su entrambe le facciate; oppure su materiale Backlight per ottenere uno striscione retroilluminabile con un effetto luce particolarmente gradevole, adatto ad essere utilizzato ad esempio per le insegne.
Striscione Microforato MESH: non teme il vento
Gli striscioni in microforato Mesh rappresentano la soluzione ideale soprattutto per le grandi installazioni in esterno: la trama del materiale, infatti, essendo microforata, permette allo striscione di resistere alla forza del vento facendo passare l’aria ed evitando il classico effetto vela di altri materiali come PVC, che tenderebbero a strappare il tessuto.
Come difetto principale, i microfori del MESH non coprendo l’intera superficie rendono la stampa meno definita, anche se questa perdita di qualità è percepibile solo a distanza riavvicinata ed è trascurabile da lontano.
Striscione in TNT: leggero ed economico
Il TNT è un materiale poliestere di colore bianco opaco a tramatura fine, molto leggero e morbido al tatto: rispetto al PVC questo tipo di materiale permette la realizzazione di striscioni dal peso decisamente più contenuto (ha una grammatura di circa 120 g/mq) ed è inoltre molto economico.
Di contro, ha una durata decisamente ridotta rispetta al PVC soprattutto se viene utilizzato all’esterno ed è soggetto alle intemperie, con il rischio di deteriorasi dopo poche settimane o pochi mesi.
In ogni caso, per impieghi interni o limitati nel tempo il TNT rappresenta la soluzione migliore sia da un punto di vista economico che da un punto di vista di trasportabilità ed installazione, tant’è che viene frequentemente utilizzato per eventi, fiere o manifestazioni sportive (ad esempio, sulle transenne delle corse ciclistiche) senza ricorrere a particolari lavorazioni o accessori.
Striscione Poliestere: una soluzione alternativa
Una soluzione particolare anche se meno diffusa per gli striscioni potrebbe essere l’utilizzo di un tessuto poliestere.
Si tratta di un materiale semilucido che garantisce alla stampa un’alta resa cromatica a fronte di un peso molto più contenuto (140 g/mq) rispetto al PVC (che è una materia plastica), coniugando perciò qualità di stampa e leggerezza.
Perfettamente lavorabile, trattato dal lato della stampa con una pellicola molto sottile in PVC viene reso impermeabile all’acqua ed utilizzabile anche in esterno.
Lavorazioni e accessori: fondamentali per uno striscione
La scelta del materiale è il primo passo per individuare la migliore soluzione tecnica per realizzare il proprio striscione, ma allo stesso tempo è molto importante la scelta degli accessori e delle lavorazioni giuste in base all’utilizzo che ne vogliamo fare.
Nel caso di materiali plastici come il PVC o il Mesh la classica soluzione è quella dell’occhiellatura: consiste nel praticare dei buchi lungo uno o più bordi dello striscione dove verranno applicati occhielli in alluminio o plastica, il che renderà possibile assicurarlo ad aste o altri elementi fissi con corde elastiche o tendi telo. L’importante è prevedere un certo numero di occhielli in base alla dimensione del lato, generalmente 1 ogni 40-50 cm.
I classici occhielli in alluminio sono ottimi ed economici ma in alternativa si possono utilizzare occhielli in plastica trasparente: oltre a non coprire il tessuto sottostante risultando praticamente invisibili, non arrugginiscono, resistono ad acidi o solventi e sono facilmente riciclabili.
In abbinamento all’occhiellatura si si consiglia un rinforzo perimetrale ottenuto ripiegando il bordo del materiale su se stesso che verrà poi termosaldato. Per il microforato Mesh è possibile anche un doppio rinforzo perimetrale, inserendo nella piega una striscia di pvc.
Anche l’asola può essere una soluzione alternativa, che permette di fissare uno striscione ad un’asta: di solito le asole vengono praticate nella parte superiore e inferiore per permettere l’aggancio ad un’asta fissa in alto e di un’altra in basso, quest’ultima inserita nell’asola solo per tendere il tessuto facendo da contrappeso.
Se lo striscione è tessuto, l’occhiellatura e l’asola rimangono le soluzioni classiche con la differenza che, essendo tessuti, è consigliata una cucitura antisfilo perimetrale per evitare che il materiale si sfilacci ai bordi. Nel caso di installazioni in esterno la cucitura di rinforzo dovrebbe essere doppia, per assicurare una migliore resistenza al vento. Inoltre, nel caso di occhielli, si consiglia sempre di far applicare un fettuccia di rinforzo per ispessire e irrigidire il tessuto dove verranno applicati, riducendo il rischio che escano dalla loro sede se tesi.
Per i tessuti è inoltre possibile far posizionare direttamente sul tessuto dei laccetti, che permettono di assicurare lo striscione a telai o altri elementi fissi senza ulteriori cavi o tenditelo: anche in questo caso è consigliata una fettuccia di rinforzo per evitare rotture del materiale.
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