Se sei abituato a usare il font Futura, potresti trovare interessante conoscere la sua storia e scoprire in maniera dettagliata le sue origini.

Futura è un carattere tipografico senza grazie che è stato prodotto a partire dalla seconda metà degli anni Venti del Novecento, su idea di Paul Renner, celebre grafico e tipografico tedesco. Egli lo creò a partire dal redesign di un carattere che era stato progettato da un suo allievo che frequentava, a Francoforte sul Meno, la Graphische Berufschule (per poi presentarlo) nel 1933 in occasione della V Triennale di Milano. L’allievo in questione si chiamava Ferdinand Kramer, e aveva dato vita a quel nuovo carattere per l’insegna della cappelleria di proprietà di suo padre: ne aveva disegnato, però, unicamente le cifre e le maiuscole. Renner, invece, aggiunse anche le minuscole, pur tra mille difficoltà e non senza compromessi tra la rigidità delle geometria e la ricerca della flessibilità.

Dal triangolo alla Luna

Nel giro di breve tempo, ottenne riscontri molto positivi e un successo immediato. Le teorie artistiche come il funzionalismo e il razionalismo, che si erano sviluppate intorno alla scuola del Bauhaus, avevano avuto una notevole influenza su Futura, che oggi è ritenuto il pioniere dei font sans serif geometrici, visto che si basa sul triangolo, sul quadrato e sul cerchio, vale a dire le forme geometriche più semplici.

Il font è entrato nella storia anche perché la targa lasciata sulla luna nel luglio del 1969 dopo il primo allunaggio era incisa proprio con questo carattere. Nella targa, rigorosamente in Futura, si leggeva in stampatello maiuscolo: “Here men from the planet Earth first set foot upon the Moon July 1969, A. D. We came in peace for all mankind”, e cioè “Qui gli uomini dal pianeta Terra hanno messo per primi piede sulla Luna nel luglio del 1969. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità”. Seguivano le firme degli astronauti Edwin E. Aldrin Jr, Michael Collins e Neil A. Armstrong, oltre che del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.

Ottant’anni di vita tra macchine e treni

In più di 80 anni di storia, il carattere Futura è comparso nei contesti più diversi e nei progetti grafici più vari: per esempio, l’immagine e il logo della Volkswagen in Germania, ma anche i cartelli delle stazioni ferroviarie in Italia. Le ragioni del suo successo sono tante: prima tra tutti, il fatto che si tratti di un carattere di tipo lineare che affonda le radici nel costruttivismo e nell’equilibrio compositivo che ne deriva.

Una vecchi pagina ADV Volkswagen con il font Futura

Una pubblicità recente dove si vede il “vecchio” font Futura a confronto con il nuovo adottato da VW